THE WINNER IS... ITALIAN WINE!

THE WINNER IS... ITALIAN WINE!


 

di Vincenzo Coli

 

 

 

Per il terzo anno consecutivo, in questo 2016, l'Italia salirà sul gradino più alto del podio nel campionato mondiale della produzione vitivinicola, seconda la Spagna e terza la Francia, che in un recente passato era solita dominare le classifiche. La stima Coldiretti prevede 48,5 milioni di ettolitri per le bollicine nazionali, e solo 42,9 per quelle transalpine, un calo netto del 10% rispetto al 2015, mentre gli iberici si attesteranno sui 45 milioni. Un bello smacco per i connazionali del presidente Hollande, che hanno appena digerito a fatica la sconfitta negli europei di calcio casalinghi. Le cause vanno ricercate in spiacevoli contingenze meteorologiche, dalle gelate primaverili che hanno colpito alcune zone vocate (Champagne, Borgogna e la Valle della Loira), ad episodi ricorrenti di vento, cui si sono aggiunti il peggioramento della siccità verso il Mediterraneo e la grandine in alcune aree (Charente, Borgogna-Beaujolais, Linguadoca-Rossiglione), tutti eventi che hanno pesano sulla raccolta. In Italia, per fortuna, questo filotto di sfighe assortite non si è materializzato (ma in più di una occasione, nel corso del tempo, anche noi ci siam dovuti inchinare alla malasorte) e si spiega anche così il primato, che è prima di tutto – lo sottolineiamo con un certo orgoglio – il frutto di un mix positivo tra dimensione della superficie coltivata e organizzazione produttiva che si mostra capace di ricavare il più (e il meglio, vedere più avanti) da uno sfruttamento accorto, intensivo e rispettoso dell'ambiente. E tutto questo nonostante gli interventi a sostegno da parte del governo, lamentano i produttori, risultino ancora inferiori rispetto alle attese.

 

Naturalmente questo è solo un calcolo puramente quantitativo, che comunque fa solo del bene all'orgoglio nazionale. Ma il più importante in assoluto, come è facile intuire, resta il parametro della qualità. E anche sotto questo aspetto sembra si possano preparare i bicchieri per un bel brindisi gratulatorio, tanto per restare in tema. Infatti, la vendemmia 2016, iniziata in Italia il 12 agosto in Franciacorta, con un ritardo di quasi una settimana rispetto allo scorso anno quando era stata condizionata da grande caldo e siccità con la raccolta più precoce dell'ultimo decennio, sembra segnata da una buona stella. Molto dipenderà dal mese di settembre ma – continua la Coldiretti - le condizioni meteo fanno sperare in un'annata di buona qualità, dopo un inverno particolarmente mite e un germogliamento anticipato. Secondo Assoenologi, il 2016 si profila "come un millesimo da ricordare". Tanto vino, insomma, e buono. Ed è soprattutto questa seconda felice evenienza che ci fa piacere. Siamo italiani, non cinesi, detto senza offesa.