
«Sinergie con il Festival di Ravello. La Falanghina potrebbe accompagnare la fine o l'inizio dei concerti in uno scenario che accoglie un pubblico rilevante con una presenza forte di stranieri. Per il momento è solo un'idea ma la proporrò ai sindaci che sono certo sapranno cogliere appieno il palcoscenico offerto di una vetrina così importante». Parole e note di Mauro Felicori, ex direttore della Reggia di Caserta oggi a capo della «Fondazione Ravello» e di «Ago» fabbriche culturali di Modena, super consulente dell'organizzazione tecnica della «Capitale Europea del Vino» così come annunciato venerdì dal primo cittadino di Guardia Sanframondi Floriano Panza. Una notizia che non è passata sotto traccia rilanciando con forza il ruolo e le opportunità del riconoscimento declinate in chiave di crescita e promozione territoriale.
Direttore, come è nata questa collaborazione?
«È nata nel 2015 con il mio arrivo in Campania. Dalla Reggia ho avuto modo di conoscere e apprezzare i suoi dintorni e quindi il Sannio, le sue tradizioni, la sua storia, le sue produzioni. Ho scritto, parlato e riflettuto più volte di Benevento. A Guardia ho scoperto un fenomeno straordinario, un caso-studio, un assurdo caso di emigrazione al contrario con oltre cento cittadini stranieri a ripopolare le vecchie case del borgo. Ne ho colto le potenzialità e l'interesse degli amministratori è stato sin da subito reciproco. Abbiamo siglato un protocollo d'intesa con i Comuni della valle telesina, con le città della ceramica, fermamente convinto che dai grandi monumenti, dai grandi attrattori culturali, può arrivare una leva formidabile per il rilancio delle aree intere. Oggi quel territorio è capitale europea del vino e dovrà trovare il modo per onorare la nomina conferita da Recevin. Un riconoscimento che può e deve restituire fiducia alle comunità».
(fonte: www.ilmattino.it)

